Valley of the Gods – Recensione dell’ultima visionaria opera di Lech Majewski

Valley of the Gods – Recensione dell’ultima visionaria opera di Lech Majewski

Valley of the Gods: lo scrittore John Ecas (Josh Hartnett), vive una profonda crisi esistenziale a causa della quale mette in discussione tutta la sua esistenza. Crisi che lo porta a lasciare il lavoro e alla fine del rapporto con la moglie con la quale si è sviluppata una profonda distanza. Uno smarrimento che sembra ben rappresentare la crisi che accomuna tanti uomini contemporanei, crisi fatta di incomunicabilità con i propri simili e perdita del senso della propria esistenza all’interno di sitemi sociali ed economici sempre più alinenanti.

Seguendo il consiglio del suo analista, John inizia a scrivere la biografia dell’uomo più ricco del mondo Wes Tauros (John Malkovich) che vive sepolto in una lussiosa villa colma di statue e servitori nella quale si svolgono assurdi spettacoli di intrattenimento e rappresentazioni attraverso i quali Tauros rivive ossessivamente i traumi della sua esistenza.

Al colmo della sua noncurante arroganza Tauros inizia ad estrarre uranio nella Valle degli Dei, nonostante l’antica leggenda Navajo intima di non profonare quella terra sacra che ospita gli spiriti di antiche divinità.

Con Valley of the Gods Il regista polacco di culto Lech Majewski, torna nelle sale cinematografiche con la sua pellicola più ambiziosa, caratterizzata da immaggini di straordinaria potenza che coaidiuvano le sue riflessioni sull’arte contemporanea e sulla spiritualità, tematiche sempre presenti nella sua cinematografia. Un’opera visionaria, che affronta in forma maestosa le tematiche tipiche della sua cinematografia: la difficoltà dell’uomo moderno ad entrare in contatto con la propria anima, l’aspetto demoniaco del consumismo che baratta beni di consumo con ciò che ha più valore nell’esistenza umana rubando all’uomo moderno il senso del suo destino, il fallimento della produzione artistica e cinematografica contemporane che ha abdicato ad affrontare le grandi questioni dell’uomo. Tematiche che sfruttano il contrasto stridente tra la cultura Navajo, povera all’apparenza ma intimamente ricca e profonda, e il gigante statunitense forte ed arrogante ma sempre più desolato e desolante nel suo intimo. Una lezione di grande cinema che a tratti ricorda le le atmosfere di un’altro leggendario regista, Terence Malick, nell’utilizzo di un ricercato linguaggio simbolico e nelle tematiche filosofiche, spirituali ed ecologiche che non ricercano facili consensi ma vette artistiche ed esistenziali.

Valley of the Gods è una visione cinematografica potente da godersi assolutamente in sala grazie alla CG Entertainment in collaborazione con Lo Scrittoio a partire dal 3 giugno.

Regia: Lech Majewski Con: Josh Hartnett, John Malkovich, Bérénice Marlohe, Keir Dullea, John Rhys-Davies, Jaime Ray Newman, Tokala Black Elk, Saginaw Grant, Joseph Runningfox Anno: 2019 Durata: 131 min. Paese: Polonia, Lussemburgo Distribuzione: CG Entertainment, Lo Scrittoio

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