The Animal Kingdom – Recensione del Film con Romain Duris e Adèle Exarchopoulos

The Animal Kingdom – Recensione del Film con Romain Duris e Adèle Exarchopoulos

The Animal Kingdom: Presentato in anteprima mondiale al 76° Festival di Cannes e al Festival del Cinema di Torino 2023, arriva in sala la pellicola di Thomas Cailley vincitrice di 5 premi César, tra cui Miglior Colonna Sonora per Andrea Laszlo De Simone e Migliori effetti speciali.

In un futuro prossimo nel mondo si manifesta un misterioso fenomeno per il quale gli esseri umani vengono trasformati in ibridi animali. Purtroppo la moglie di François, madre di Émile si è trasformata in animale. L’uomo e il ragazzo si mettono così alla sua ricerca e sono aiutati da una poliziotta, interpretata dalla sempre intensa Adèle Exarchopoulos (Generazione Low Cost – Zero Fucks Given). Nel frattempo anche in Émile si trova a fare i conti con i chiari sintomi della sua prossima trasformazione.

Uno scenario quello rappresentato in The Animal Kingdom distopico ma non catastrofista che si immette nella folta produzione cinematografica e seriale contemporanea che sta tentando di elaborare la comune percezione collettiva di una apocalisse prossima – ecologica, nucleare o economica che sia – come resa dei conti di una società oramai decadente prossima al declino.

Il mondo descritto da Andrea Laszlo De Simone è infatti del tutto simile al nostro, caratterizzato da tutti i rituali e le idiosincrasie della contemporaneità, e proprio come sta accadendo nel nostro presente la natura stuprata dalla presenza umana si sta riprendendo a forza il suo spazio. In The Animal Kingdom tuttavia tutto ciò non accade attraverso alluvioni o ondate di caldo straordinarie ma attraverso una improvvisa sindrome che trasforma gli umani in animali.

Il borioso mondo civilizzato, impreparato come sempre al cambiamento, reagisce inasprendo le forme di controllo e rigore e spingendo di fatto la narura a ribellioni sempre più violente. Le autorità sono intente a perseguitare ogni parvenza di diversità, a rappresentare l’incapacità tutta contemporanea a integrare qualsiasi distonia, qualsiasi aspetto della propria ombra interiore, condannandosi di fatto alla più cupa delle aridità. Uno scenario che inevitabilmente porta anche alla mente di orrori collettivi che la pandemia ha sparso nel mondo e che non sono stati elaborati neanche lontanamente dalla coscienza collettiva.

Il famoso psicologo svizzero Carl Gustav Jung a tal proposito sosteneva che nei paesi latini una delle sfide più importanti per gli uomini è la capacità di tenere a bada la loro animalità per evitare di essere da essa posseduti; uno sforzo simbolicamente rappresentato da importanti rituali collettivi come la soppressione violenta di un toro nella corrida. Al contrario gli uomini del Nord Europa, eccessivanete razionali e controllati, avrebbero dovuto al contrario nutrire e allevare con cura i loro tori in modo tale da coltivare una parte importante della loro identità maschile ed evitare che essa sfoghi in comportamenti eccessivamente antisociali e distruttivi. I paesi occidentali, affetti da forme sempre più pervasive di controllo e conformismo, sono quindi rappresentate in The Animal Kingdom come alla mercè di forme regressive incontrollabili ed apparentamente pericolose ma la Physis, come i filosofi greci sapevano bene, ha una sua intrinseca saggezza ben più sapiente di qualsiasi elaborazione della arrogante mente cosciente contemporanea ed è in grado di condurre sulla giusta strada i protagonisti di questa intensa pellicola.

“Ciò che viene al mondo per non disturbare, non merita né considerazione né pazienza”.

René Char

Una straordinaria chimica è quella che lega i due protagonisti, Paul Kircher e Romain Duris, che rappresenta uno dei punti di forza di The Animal Kingdom, coaudiuvati dai sorprendenti effetti visivi che contribuiscono a rendere quella pellicola appasionante e ben calibrata ma soprattutto caratterizzata da tante declinazioni esistenziali che parlano alla contemporaneità.

The Animal Kingdom di Thomas Cailley arriverà nei cinema italiani dal 13 giugno 2024 grazie a I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

Regia: Thomas Cailley Sceneggiatura: Thomas Cailley ConRomain Duris, Paul Kircher, Adèle Exarchopoulos, Tom Mercier, Billie Blain Anno: 2023 Durata: 130 min Paese: Francia, Belgio Produzione: Nord-Ouest Films, StudioCanal, France 2 Cinéma, Artémis Productions, Shelter Prod Distribuzione:I Wonder Pictures

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