Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco – Recensione del Film di Zack Snyder

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco – Recensione del Film di Zack Snyder

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco: arriva su Netflix la prima parte della saga ideata dal leggendario regista Zack Snyder che tra citazionismo e distopia propone la sua versione della eterna lotta al male nella quale non si può prescindere dalla alleanza fra femminile e maschile.

Kora (Sofia Boutella) giovane caratterizzata da un passato misterioso e oscuro si è nascosta su Vedt, in un pacifico insediamento di agricoltori ai confini dell’universo, con tutta l’intenzione di nascondersi dalle guerre di dominio che impazzano nei mondi circostanti. Purtroppo il crudele Ammiraglio Noble (Ed Skrein), emissario del tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee), raggiungono il suo pianeta e mettono in atto una crudele vendetta perchè inconsapevolmente i contadini hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli braccati dal Mondo Madre.

Kora sarà quindi costretta, insieme al coltivatore Gunnar, a individuare nell’universo un manipolo di combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt. Vanno quindi in cerca dei ribelli Bloodaxe e riuniscono insieme a loro il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza.

Nato come un progetto che doveva far parte dell’universo di Guerre Stellari, Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco ha poi virato alla creazione di una saga a sé stante che fa però parte dell’universo di Army of the Dead, film del 2021 dello stesso Snyder.

Se la realizzazione tecnica ed estetica e lo sviluppo delle dinamiche e dei personaggi di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco non sono a nostro avviso particolarmente innovativi, l’aspetto più interessante della pellicola è sicuramente riconducibile al sottostesto simbolico proposto da Snyder che porta già nel nome l’intenzione di includere l’universo femminile nella eterna lotta fra bene e male.

Zack Snyder ha infatto ben compreso la lezione che Joseph Campbell, autore di L’eroe dai mille volti il cui lavoro è stato di ispirazione nella scrittura di Guerre Stellari, ossia la potenza propulsiva nell’infondere messaggi esistenziali universali attraverso la mitologia e i suoi archetipi. E’ rappresentato infatti in questo primo capitolo un ampio spettro di archetipi femminili ed è proprio grazie ad essi, con il supporto di altrettanti archetipi maschili (presenti sicuramente il Guerriero o Eroe, il Ribelle e Il Sovrano), che la lotta con la leadership oppressiva prende il suo vivo.

Già dalla protagonista Kora si evince questa intenzione, il suo nome non può non portare alla mente Kore o Persefone, l’archetipo della fanciulla per eccellenza ma anche Dea degli inferi. Se nella sua forma più immatura Kore è un archetipo accondiscendente e agito dagli altri (come si può evincere dalla narrazione della prima parte della sua vita) nella sua forma più evoluta essa è colei che è in grado di fronteggiare attivamente il male perchè forgiata dal fuoco infernale di cui è frequentatrice abituale da cui è capace di estrarre intuizioni e aiuti sovrannaturali.

Accanto a Kora troviamo altri archetipi femminili fondamentali, Nemesi dispensatrice di giustizia anche quando il femminile violentato e vilipeso assume ma sua forma più distruttrice (Medea) ma anche una forma infantile di Dea Madre, di cui Kora è stata protettrice, che pur essendo dispensatrice straordinaria di vita è circondata da oppressive forme arcontiche che hanno fatto del suo regno un dittatura che porta nell’universo morte e terrore.

La presenza arcontica nella pellicola è molto ben delineata nella sua iconografia che riecheggia alla estetica del Nazismo e ai simboli di quelle logge nere tanto presenti nella letteratura e nella cinematografia gnostica (vedi a tal proposito Pillola Rossa o Loggia Nera? di Paolo Riberi) e può essere fronteggiata solo dalla associazione fra personaggi femminili e maschili che rappresentano la forma più evoluta e visionaria degli archetipi di cui sono rappresentanti.

Un messaggio chiaro e forte per tutti coloro che della lotta fra sessi si fanno miopi portatori, ma la battagia è solo all’inizio, dentro e fuori dal cinema, e tutti saranno chiamati a fare la loro parte.

Buona battaglia e buona visione a tutti.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco è in uscita il 20 Dicembre 2023 solo su piattaforma Netflix.

RegiaZack Snyder Sceneggiatura: Zack Snyder, Shay HattenKurt Johnstad Produzione: Grand ElectricThe Stone Quarry Con: Sofia Boutella, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Michiel Huisman, Staz Nair, Doona Bae, Ray Fisher, Cleopatra Coleman DistribuzioneNetflix  Anno: 2023  Durata: 135 min.

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