Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett: presentato in anteprima al San Sebastian Film Festival e al Torino Film Festival, il regista premio Oscar James Marsh porta in sala grazie a BiM Distribuzione il biopic dedicato al premio Nobel per la letteratura Samuel Beckett.
Il regista Premio Oscar James Marsh (Man on Wire, La Teoria del tutto) porta in sala la sua ultima opera dedicata al genio della letteratura Samuel Beckett (Aspettando Godot, Giorni Felici e Finale di Partita). Una narrazione anche in questo caso incentrata sulla sua vita privata del suo protagonista, sulla parabola della sua esistenza attraverso gli incontri più rilevanti, in particolare femminili che così profondamente hanno segnato la sua interiorità e la sua produzione artistica.
Una narrazione avvincente, a tratti spassosa, che principia dalla “catastrofe” del Premio Nobel nel 1969, un evento quasi traumatico che lo porta a scappare via dalla sala e a cercare un luogo appartato per fare una lunga autoanalisi con il suo doppio. L’opera si dipana quindi sottoforma di dialogo dai tratti psicanalitici, tra il serio e il faceto, con la propria conscienza lungo il filo di una esistenza fatta di traumi, rimpianti e colpe da espiare che fa trasparire come essi siano inevitabilmente il seme delle tematiche esistenziali che hanno reso magistrali le sue opere.
Un racconto tra l’ironico e il drammatico nel quale veniamo a conoscenza di tante declinazioni del suo complesso universo privato. Il suo terribile rapporto con la castrante madre che sicuramente ha avuto una grande influenza nella sua produzione artistica ma che ha anche compromesso in parte le sue capacità relazionali con il genere femminile. Il difficile rapporto con Lucia Joyce, figlia del suo idolatrato mentore James Joyce (Aidan Gillen), il cui comportamento manipolatorio fu purtroppo un tassello sulla strada della definitiva caduta psicologica della giovane. La compagna di una vita Suzanne Dechevaux-Dumesnil, conosciuta durante l’impegno nella Resistenza francese, a cui sarebbe stato legato per sempre e che avrebbe anche costantemente tradito. L’amante di una vita Barbara Bray, critica letteraria grande estimatrice del suo lavoro con cui condividerà tanto della sua arte e della sua esistenza. Il terribile senso di colpa per la morte dell’amico Alfred Péron.
“Non chiedermi di aprire il mio cuore, uscirebbe roba nera”
Samuel Beckett
Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett è un tentativo di restituire in forma cinematografica molte delle considerazioni esistenziali che Beckett ha riportato nella sua opera e nelle sue Lettere, edite in Italia da Adelphi, che sono il testamento esistenziale di un genio della letteratura che in prossimità con la morte si trova a riflettere sul suo significato, universale e personale.
Nel ruolo di Beckett un sempre convincente Gabriel Byrne (In Treatment) ben capace di restituire i tormenti e l’ironia di un genio della letteratura per il quale l’arte e il dramma della vita si sono così fortemente intrecciate da diventare qualcosa di sublime e terribile allo stesso tempo.
Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett sarà al cinema dal 1° febbraio 2024 distribuito da BiM Distribuzione.
Regia: James Marsh Con: Gabriel Byrne, Sandrine Bonnaire, Maxine Peake, Aidan Gillen, Bronagh Gallagher Paese: USA Durata: 100 minuti Anno: 2023 Distribuzione: BIM Distribuzione