Palazzina Laf: presentato in anteprima alla diciottesima Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public, in uscita grazia a Bim Distribuzione l’opera prima da regista di Michele Riondino con uno straordinario Elio Germano.
1997, Caterino Lamanna è un povero cristo come tanti che sbarca il lunario come operario semplice all’ILVA di Taranto, sogna di sposarsi con Anna e di trasferisrsi in città lasciando la masseria caduta in rovina a causa della eccessiva vicinanza con il polo siderurgico.
Viene notato dai dirigenti aziendali che gli propongono di fare carriera a patto che rifererisca per filo e per segno ciò che avviene in fabbrica, in particolare gli intenti dei sindacati. Convinto di ottenere una avanzamento chiede di essere collocato alla Palazzina LAF scoprendo presto che in realtà è un reparto confino nel quale vengono collocati contro la loro volotà gli operai scomodi.
Michele Riondino per esordire dietro la macchina da presa parte dalle sue radici scegliendo quella che è la vicenda più drammatica e rilevante della sua città natale, Taranto.
L’ILVA è da sempre rappresentata nelle cronache giornalistiche e politiche in molti modi tuttavia Riondino è stato in grado di individuarne una dimensione inedita, quella che ha visto l’industria siderurgica pugliese come laboratorio di pratiche sistematiche di umiliazione e mobing che ben presto sarebbero emerse in tante altre realtà produttive italiane. Nel farlo rilegge e omaggia anche la migliore produzione cinematografica italiana dal dopoguerra ad oggi spaziando dal grande cinema a sfondo sociale, al grottesco alla commedia all’italiana, trubutando attestazioni di stima ad artisti del calibro di Elio Petri e Lina Wertmüller e icone culturali collettive come Fantozzi.
Le altre linee di lettura della vicenda tarantina rimangono solo abbozzate nella pellicola, dalla questione ambientale che è costata un numero imprecisato di morti al contesto di politica industriale che ha portato ben pochi avanzamenti economici al territorio ma delineano il quadro di una vicenda complessa la cui lettura di certo non si conclude qui.
In definitiva Palazzina Laf è sicuramente una pellicola di grande interesse per coloro che amano le opere caratterizzate da un risco sfondo sociale e politico, capace come è di leggere il contesto italiano degli anni 90 a molti livelli ma anche pienamente riuscita anche dal punto di vista dell’intrattenimento regalando al suo pubblico un imprecisato numero di risate amare.
Una ottima opera prima che gode di una solida sceneggiatura che Riondino firma insieme a Maurizio Braucci e di un navigato cast perfettamente calato in parte in cui menzioniamo solo le belle prove attoriali dei consueti Elio Germano e Vanessa Scalera fra i tanti oltre al regista stesso.
Un film necessario, realista e spietato eppure terribilmente divertente come solo la grottesca realtà italiana riece ad essere.
In definitiva irrinunciabile.
Palazzina Laf è in uscita nei cinema il 30 novembre 2023 distribuito da Bim Distribuzione.
Regia: Michele Riondino Sceneggiatura: Maurizio Braucci, Michele Riondino Con: Michele Riondino, Elio Germano, Vanessa Scalera, Anna Ferruzzo, Domenico Fortunato, Gianni D’Addario, Michele Sinisi, Fulvio Pepe, Marina Limosani, Eva Cela Paese: Italia Durata: 99 minuti Anno: 2023 Distribuzione: BIM Distribuzione