Non aprite quella porta: in occasione del suo 50° anniversario torna al cinema grazie a Midnight Factory solo il 23 al 25 settembre il film di culto del 1974 per la prima volta in versione 4K OV.
A Non aprite quella porta (in originale: The Texas Chain Saw Massacre) sono state dedicate infinite citazioni cinematografiche e fiumi di inchiostro per interpretarlo, cult dell’horror diretto da Tobe Hooper nel 1974 che segnato un’epoca e ha influenzato profondamente il genere slasher. Leatherface (Gunnar Hansen) è senza dubbio una delle icona più note del cinema horror, terrificante nella sua maschera di pelle umana che maschera la sua brutalità primitiva. Non aprite quella porta torna ora su grande schermo per terrorizzare le nuove generazioni e coloro che ad esso hanno legato gli incubi peggiori della loro giovinezza.
Ambientato in una remota area rurale del Texas, protagonisti sono un gruppo di giovani che si imbatte in una famiglia di psicopatici, tra cui spicca il terrificante Leatherface, un uomo mascherato che uccide le sue vittime con una motosega.
Come tanta parte del cinema del cinema della tensione americano degli anni 70 l’ambientazione è una opprimente e malsana provincia americana. Sin dalle prime scene, Hooper restituisce allo spettatore una palpabile tensione attraverso il soffocante paesaggio texano, lo sporco e la decadenza della casa dei carnefici, e un sound design disturbante fatto di rumori di metallo, urla e motoseghe. La fotografia granulosa, quasi documentaristica, contribuisce a restituire una senzazione di realismo estremo capace di enfatizzare il senso di profondo disagio che vivono i protagonisti e gli spettatori. Scelte tecniche che fanno dell’opera una esperienza decisamente terrificante, nonostante la maggior parte della violenza sia implicita o fuori campo, restituendo la potenza visiva e psicologica di ciò che non viene mostrato che quindi riesce a essere ancora più disturbante. La paura nasce da ciò che immaginiamo più che da ciò che vediamo.
Una pellicola che al di là della maestria tecnica propone anche un sottotesto a sfondo sociale, una critica alla società americana degli anni ‘70, che oggi come allora è pervasa a venti di crisi e crollo dei valori. La perdita di fiducia nelle istituzioni, il collasso dei valori tradizionali e la disumanizzazione veicolata dall’industrializzazione e dal capitalismo selvaggio (di cui il cannibalismo è una efficace metafora) sono i temi che serpeggiano sottotraccia rappresentando la riflessione di quegli artisti che iniziavano a elaborare il senso di un paese colonialista che ha iniziato il suo declino. La famiglia Sawyer, con le sue dinamiche perverse e i suoi riti macabri, a rappresentare la degenerazione dell’ideale americano che deve fare brutalmente i conti con la sua ombra repressa e i suoi antichi peccati.
Non aprite quella porta è un’opera seminale nel cinema horror, una visione cruda e disperata della follia umana e della società occidentale nel suo complesso. Un film dall’impatto culturale innegabile che rimane uno dei film horror più inquietanti mai realizzati.
Gli amanti di questa pietra miliare del cinema horror e le nuove generazioni avranno quindi la possibilità di godere su grande schermo l’imperdibile esperienza di Non aprite quella porta. Non mancate.
Non aprite quella porta in occasione del suo 50° anniversario vi aspetta al cinema grazie a Midnight Factory solo il 23 al 25 settembre 2024.
Regia: Tobe Hooper Soggetto: Kim Henkel, Tobe Hooper Con: Marilyn Burns, Paul A. Partain, Allen Danziger, William Vail, Teri McMinn, Gunnar Hansen, Edwin Neal, Jim Siedow, John Dugan Produzione: Vortex Inc., Cannon Films Musiche: Wayne Bell, Tobe Hooper Distribuzione: Midnight Factory Durata: 84 minuti Anno: 1974 Paese: USA