Memory: presentato in anteprima alla 80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che ha conferito a Peter Sarsgaard la coppia volpi per la straordinaria interpretazione, arriva nelle sale la splendida pellicola di Michel Franco sul tema della memoria con Jessica Chastain.
New York. Sylvia è una madre single amorevole ma decisamente iperprotettiva che non riesce a evitare di controllare la figlia adolescente a causa della sua giovinezza difficile e di un passato da alcolista.
Lavora come assistente sociale e durante una festa incontra Saul (Peter Sarsgaard) che senza motivo apparente la segue fino a casa. Il mattino seguente Sylvia trova l’uomo di fronte casa e, forse anche grazie alla sensibilità acquisita nella sua professione, si rende conto che è in stato confusionale.
Il senso di sgomento per essere stata seguita fino a casa si trasforma in un senso di protezione e Sylvia finisce per occuparsi di Saul. Una relazione che porterà la donna a conoscere il dramma di chi non può più fare affidamento sulla sua memoria e la condurrà a fare i conti con il suo passato traumatico.
Michel Franco in quest’ultima splendida pellicola sceglie di elaborare il tema della memoria, aspetto cruciale nel drammatico percorso di vita di entrambi i protagonisti di Memory. Saul che vede i ricordi svanire ad ogni passo e sente mancare la terra sotto i piedi, Sylvia che non riesce a mettersi alle spalle un passato di abusi e dipendenze anche perchè vittima di quella forma di manipolazione che in tempi recenti viene definita Gaslighting (mutuando il concetto da quel capolavoro del cinema psicologico del 1944 che è stato Gaslight – in Italia intitolato Angoscia – di George Cukor).
Il regista messicano Michel Franco a suo agio con i temi esistenziali porta lo spettatore nell’abbisso di un doppio dramma psicologico in forma totalmente implicita, senza mostrare chiaramente la violenza come fatto in passato in Nuevo Orden e nel bellissimo Sundown.
Un dramma emotivamente sconvolgente, grazie ad una scrittura asciutta ed efficace, alla fotografia fatta di immagini invernali e colori freddi, alla dolorosa bellezza delle interpretazioni, valse a Peter Sarsgaard la Coppa Volpi all’ultima mostra di Venezia, la profondità dei suoi personaggi travolti da un sentimento inaspettato e in perenne lotta per cercare la loro identità in un mondo che sembra crollare intorno a loro. Una palpabile chimica si coglie tra i suoi protagonisti che esprimono il doloroso avvicinamento fra personaggi profondamente fragili capaci però di risalire dal trauma e costruire qualcosa di prezioso.
Il dolore fisico e mentale dei protagonisti si coglie attraverso l’uso ravvicinato della camera e un abbondante uso di primi piani, sferzando in forma straziante l’animo dello spettatore. Emblematica in questo senso la scena di amore fisico tra Sylvia e Saul che esprime in forma deflagrante, anche se muta, il dramma di coloro che hanno vissuto un abuso fisico.
Memory è un’opera cinematografica poetica e struggente che con una regia minimale incide nell’animo dei suoi spettatori, anche grazie al tema sonoro dei Procol Harum che dispiega il senso del dramma in tutte le sue possibili dimensioni.
Memory è in uscita nelle sale il 7 marzo 2024 grazie a Academy Two.
Regia: Michel Franco con: Jessica Chastain, Peter Sarsgaard, Brooke Timber, Merritt Wever, Elsie Fisher, Jessica Harper, Josh Charles Paese: Messico, Stati Uniti d’America Durata: 100 minuti Anno: 2023 Distribuzione: Academy Two