Con L’assassino del commendatore, il leggendario scrittore Haruki Murakami torna al genere del thriller trascendente per ricordare al lettore che il mondo è molto più misterioso di quello che crediamo.
Una borsa con qualche vestito e le matite per disegnare. Quando la moglie gli dice che lo lascia, il protagonista di questa storia non prende altro: carica tutto in macchina e se ne va. Ha trentasei anni, un lavoro come ritrattista su commissione e la sensazione di essere un fallito. Cosi inizia a vagabondare nell’ Hokkaido, finché un vecchio amico gli offre una sistemazione: la casa di suo padre, il grande pittore giapponese Amada Tomohiko, rimasta vuota da quando questi è entrato in ospizio in preda alla demenza senile. Il nostro protagonista accetta e si trasferisce li, ma un inquietante quadro nascosto nel sottotetto e una misteriosa campanella che inizia a suonare tra gli alberi nel cuore della notte gli fanno capire che la sua vita, anzi la sua realtà, sono cambiate per sempre.
Corriere della sera
Che fosse stato un sogno, un breve e fugace sogno? No, sapevo bene che non lo era. Perchè in tal caso tutto, tutto sarebbe stato solo un sogno: anche il mondo in cui vivevo.
L’assassino del commendatore – Haruki Murakami
Le opere di Murakami sembrano essere tutte anelli di uno stessa catena in formato letterario. Leggendo ogni nuovo libro sembra di riprendere il discorso interrotto dai romanzi precendenti. Una narrazione lunga ormai decenni all’interno di un mondo parallelo in cui la suspance si mescola al trascendente grazie all’utilizzo di un simbolismo tanto sfuggente quanto colmo di fascino. Con L’assassino del commendatore lo scrittore riallaccia i legami con altre sue opere di grande successo tra cui l’uccello che girava le viti del mondo, Kafka sulla spiaggia e Dance Dance Dance, oltre che omaggiare uno fra i suoi più grandi amori letterari Francis Scott Fitzgerald, ribadendo la sua visione del mondo nel quale la dimensione onirica è vivida e essenziale tanto quanto quella che ci ostiniamo a chiamare realtà.
Imperdibile.
L’autore: Haruki Murakami
Haruki Murakami nasce a Kobe nel 1949 e si laurea a Tokyo con una tesi sul viaggio nel cinema americano. Nel 1979 vince il Premio Gunzo con la sua opera prima, Ascolta la canzone nel vento. Oltre alla sua attività di narratore, importante è quella di traduttore di grandi scrittori americani, tra cui Fitzgerald e Carver. Ha pubblicato L’uccello che girava le viti del mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, L’Elefante Scomparso e altri racconti oltre che L’assassinio del Commendatore.
Autore: Murakami Haruki Anno di pubblicazione: 2018 Editore: Rcs Mediagroup Spa Pagine: 849