L’anulare – recensione del libro di Yoko Ogawa

L’anulare – recensione del libro di Yoko Ogawa

L’anulare: Una conturbante riflessione letteraria sul dolore della perdita e sulla difficoltà nell’affrontare la vita in per perfetto stile giapponese.

Quando viene assunta dall’ impeccabile signor Deshimaru, la giovane protagonista di questo libro enigmatico è alquanto disorientata. E tuttavia non ci metterà molto ad abituarsi al nuovo lavoro, che consiste nell’ accogliere le persone che vengono a consegnare un oggetto – il quale, nel laboratorio sotterraneo a cui solo il signor Deshimaru ha accesso, sarà, con amorevole cura, trasformato in un “esemplare”. La ragazzina che chiede loro di conservare i tre piccoli funghi spuntati sulle macerie della casa in cui sono morti i suoi genitori non tornerà mai a vederli, né mai tornerà il vecchietto che ha portato le osse del suo padda; ma come gli altri “clienti”, avranno raggiunto il loro scopo: separarsi per sempre da ciò che hanno perduto. A poco a poco la docile impiegata si lascerà come inghiottire dall’ atmosfera ovattata del laboratorio, dal laboratorio, dal silenzio lancinante che vi regna né tenterà di sottrarsi alla perversa fascinazione che esercita su di lei il sempre più inquietante signor Deshimaru. L’universo ossesivo, feticista e straniato di Yoko Ogawa si impone con soave autorevolezza, e l’ingannevole trasparenza della sua scrittura ci inchioda a queste pagine- dalle quali nessuno potrà uscire indenne.

Corriere della sera

“Perché è proprio questo il senso di un esemplare : rinchiuderlo equivale a separarsene, cosi si compie il suo destino ultimo. Nessuno porta qui oggetti per ricordarli con nostalgia.”

L’anulare

Il tema della perdita e della memoria fanno parte di questo singolare romanzo breve di Yoko Ogawa – l’anulare -ambientato in uno strano e straniente laboratorio nel quale si celebra la difficoltà a separarsi dal passato e in ultima istanza la difficoltà a vivere la vita stessa. L’anulare è un romazo che si innesta nella ampia offerta letteraria giapponese contemporanea impegnata, forse in parte inconsapevolmente, nella elaborazione della interiorità e dei sentimenti dolorosi come “Missione”, per un popolo la cui celeberrima difficoltà nella espressione dei sentimenti ha prodotto alla produzione di quantità incredibile di arte, letteratura e cinema sul tema oltre che un quantità innumerevole di idolatrie di vario genere e tipo.

Una tematica, quella del collezionismo, sempre presente nella produzione letteraria di Yoko Ogawa che ha scelto questo topos letterario come leitmotiv della sua ampia e fortunata produzione che contunua ad aggiungere ulteriori elementi di riflessione sulla difficoltà ad affrontare gli aspetti più dolorosi della vita di tutti noi.

L’autrice: Yoko Ogawa

Yoko Ogawa è nata a Okayama nel 1962, ha esordito nel 1988 e si è presto affermata come una delle autrici più importanti della sua generazione. Ha ottenuto il Premio Tanizaki, tra i riconoscimenti letterari più prestigiosi in Giappone. Il suo romanzo L’isola dei senza memoria, apparso in Italia per il Saggiatore, è stato candidato all’ edizione 2020 dell’ International Booker Prize.

Autore: Yoko Ogawa Anno di pubblicazione: 2021 Editore: Rcs Mediagroup Spa Pagine: 103

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