L’Amore Secondo Kafka – Recensione Film che omaggia il celebre scrittore a 100 anni dalla morte

L’Amore Secondo Kafka – Recensione Film che omaggia il celebre scrittore a 100 anni dalla morte

L’Amore Secondo Kafka: a cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka arriva al cinema grazie a Wanted Cinema il film che narra l’ultimo anno di vita dell’autore de Il Processo, segnato dall’amore per Dora Diamant.

Franz Kafka è senza dubbio uno degli scrittori più influenti e amati della letteratura del XX secolo. Cresciuto in un ambiente oppressivo, con un padre autoritario in una società come quella praghese che spesso marginalizzava la comunità ebraica, Kafka sviluppò un senso di alienazione che avrebbe segnato la sua intera esistenza e soprattutto il suo lavoro notoriamente contraddistinto da visione cupa e surreale della condizione umana. I temi principali nelle sue opere sono notoriamente il senso di angoscia, il rapporto con una burocrazia disumanizzante, la perpetua lotta dell’individuo contro un potere soverchiante, oscuro e incomprensibile.

La pellicola diretta da Georg Maas e Judith Kaufmann, ispirata al romanzo Die Herrlichkeit des Lebens di Michael Kumpfmüller, tenta di uscire dai binari consueti della rappresentazione dello scrittore con un ritratto inedito dell’ultimo anno di vita, periodo contraddistinto dal profondo amore per Dora Diamant che lo ha accompagnato fino agli ultimi istanti della sua vita.

Kafka (Sabin Tambrea) e Dora (Henriette Confurius) sono estremamete attratti uno dall’altro nonostante le evidenti distanze sociali e culturali, forse proprio a causa della loro differenze che sembrano essere uno straordinario strumento di richiamo fra i due. Lui ombroso, malinconico e fragile, lei vitale, pragmatica, una passionaria attivista politica che entra nella sua vita modificandola radicalmente. Una connessione emotiva e spirituale la loro che diventa presto un legame che segnerà profondamente entrambi. Se lui infatti ha rinnegato le sue radici ebraiche e i legami con la rigida vita borghese della sua famiglia lei vive la sua fede e il suo attivismo nel partito comunista come elementi centrali della sua esistenza riusciendo a condurre lo scrittore ad una forma di pacificazione con il suo passato e di profonda evoluzione personale.

Una riflessione toccante quella proposta da L’Amore Secondo Kafka sulla capacità dell’amore di trasformare e illuminare anche i momenti più oscuri dell’esistenza, capace di restituire un’immagine umana e sensibile del celebre scrittore ceco, noto al mondo per il suo tormento interiore e le sue opere macabre che hanno ben interpretato l’ombra interiore di milioni di lettori in tutto il mondo a partire proprio da La Metafomorfosi che è forse il tema più esplorato in questa pellicola.

Kafka, noto per il suo linguaggio sobrio, privo di orpelli, che rende ancora più potente l’assurdità delle situazioni narrate nella sua produzione letteraria viene riproposto similmente in questa pellicola attraverso un linguaggio cinematografico spoglio ma colmo di tensione emotiva. Numerose le scene contraddistinte da colori sobri e cupi, in particolare quelle ambientate a Berlino a rappresentare il deterioramento della salute di Kafka e le difficoltà economiche del periodo. Colori e luci raggelanti che hanno però soprattutto lo scopo di rappresentare visivamente il tormento di un fine artista che fatica a integrare nella sua vita i suoi mostri interiori e che è capace solo di riportarli nella sua arte firmando opere senza tempo che hanno segnato intere generazioni. Non a caso il termine kafkiano è universalmente usato per indicare situazioni di opprimente burocrazia e terrificanti realtà distorte.

Quello di Kafka con la scrittura è un rapporto complicato, vissuto come una missione ma anche come una grande fonte di sofferenza. Riluttante a pubblicare, come si può vedere dalla pellicola chiese al suo amico Max Brod di distruggere i suoi manoscritti, Kafka continua ad essere un punto di riferimento per il pensiero moderno. Le sue opere rimangono tra le più studiate e interpretate, e il suo approccio visionario ha influenzato generazioni di scrittori, artisti e pensatori.

Struggente l’interpretazione di Sabin Tambrea che incarnarna anche attraverso il suo intenso sguardo la sofferenza esistenziale di Kafka, ma anche quella di Henriette Confurius, che brilla nel ruolo di Dora, emblema di donna forte capace di donare calore e speranza a Kafka nel momento più difficile della sua esistenza.

Una pellicola che tributa un poetico omaggio, forse in parte eccessivamente idealizzato, ad un artista profondamente tormentato quanto visionario che esplora la complessità delle relazioni umane nella felicità come nella tragedia e il potere trasformativo dell’amore.

L’Amore Secondo Kafka dal 31 Ottobre 2024 grazie a Wanted Cinema.

RegiaJudith Kaufmann, Georg Maas ConSabin Tambrea, Henriette Confurius, Manuel Rubey, Daniela Golpashin, Leo Altaras Durata: 98 minuti Anno: 2024 Paese: Germania, Austria DistribuzioneWanted Cinema

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *