Il Principe – Recensione della docuserie Netflix di Beatrice Borromeo

Il Principe – Recensione della docuserie Netflix di Beatrice Borromeo

Il Principe: prosegue il lavoro di disvelamento di tanti degli episodi torbidi della storia recente italiana fatta dalle produzioni Netflix, una serie che tenta dopo oltre quarant’anni di gettare una luce su fatti criminosi che coivolgono la famiglia reale italiana e la loggia massonica P2.

Corsica, agosto 1978. Sull’ Isola di Cavallo, si consuma un terribile delitto ai danni di Dirk Hamer, un giovane tedesco di 17 anni. L’erede al trono d’Italia Vittorio Emanuele di Savoia, esiliato in Francia, spara due colpi contro un giovane gruppo di turisti arrivati dalla Sardegna che ha “preso in prestito” il suo gommone senza permesso. Dirk viene colpito e passa 4 mesi di agonia alla fine dei quali muore.

La sorella Birgit Hamer fa diventare la ricerca di giustizia per la morte del fratello una missione di vita. La giornalista Beatrice Borromeo, che ha sostenuto per anni la sorella della vittima nella sua ricerca della verità tenta di elaborare una vicenda che da personale investe l’Italia intera nei suoi aspetti più degeneri.

Nonostante i reali protagonisti della vicenda siano effettivamente uomini il taglio che la regista sceglie di dare alla serie è per molti versi femminile. Sono infatti le donne coloro che sembrano essere il reale motore di questa orribile vicenda. Marina Doria che ha investito tutta la sua vita per provare l’innocenza del marito, Birgit Hamer che passerà la sua cercare giustizia per il fratello morto fra atroci sofferenze e l’avvocata di Birgit che la sosterrà nel difficilissimo processo celebrato con vergognoso ritardo.

Ma se di primo acchitto la vicenda sembra essere solo una brutta vicenda di cronaca nera con il tempo diventa evidente che come per quasi tutti i torbidi eventi che riguardano l’Italia degli anni 70 e 80 l’ombra della loggia massonica P2 fa presto capolino. Una vicenda che appariva chiarissima in principio diventerà sempre più opaca con il passare del tempo. Anche Vittorio Emanuele di Savoia (tessera 1621) è infatti uno dei componenti della famigerata loggia massonica capitanata da Licio Gielli, e si sa quando un crimine riguarda un piduista la ricerca della verità diventa presto una chimera.

Di fatti ci vogliono 12 anni per celebrare il processo perché il giudice Breton non ha ritenuto le prove e le numerose testimonianze non abbastanza attendibili. Estremamente anomalo è il comportamento del giudice, caratterizzato da ritardi e bizzarre conclusioni, che poi si trasferirà a Thaiti e si rifiuterà sempre di rispondere alle domande dei giornalisti.

Di fatto le prove e l”ammissione firmata di responsabilità del principe, fatta nei primi giorni di arresto, spariscono e successivamente il principe avrà ampio modo di ritrattare la prima versione. Lecito è sicuramente il sospetto che la potente macchina del potere in visu alla loggia massonica, notoriamente potentissima anche in Francia, si sia velocemente mossa per garantire immunità al suo importante membro.

L’assurdita del processo, svolto ben 12 anni dopo i fatti, incredibilmente non chiama a testimoniare i testimoni oculari ma bensì dei fantomatici testimoni morali tutti a favore del principe.

Il Principe non solo non farà un giorno di galera per l’omicidio dopo il processo ma otterrà anche l’abbrogazione della legge che lo esilia con i suoi eredi dal territorio italiano. Oramai lontana dal credere che le istituzioni possano rendere giustizia alla morte del fratello Birgit investe Netflix e la sua strordinaria diffusione come strumento di rivincita morale per l’assurda morte dell’amato fratello.

“Si aspettavano un toro nell’arena, ma il toro si sa ha le corna”

Vittorio Emanuele di Savoia

Vittorio Emanuele verrà poi nuovamente arrestato a Campione d’Italia per corruzione e sfruttamento della prostituzione. Durante la detenzione intercettato si vanterà di aver ingannato i giudici francesi per l’omicidio Dirk Hamer.

Per quanto potere si possa evere, la verità prima o poi viene a galla.

Il Principe è disponibile da 4 Luglio 2023 su piattaforma streaming Netflix.

Regia: Beatrice Borromeo ProduzioneNetflix DistribuzioneNetflix  Anno: 2023  Durata: 3 episodi

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