Il gatto che voleva salvare i libri: la splendida seconda opera di Sosuke Natsukawa sul potere magico della letteratura.
La libreria Natsuki è un luogo speciale: un negozio polveroso e solitario, dove gli amanti della lettura possono trovare, tra le pagine dei grandi capolavori di tutto il mondo, un oasi di pace, un rifugio lontano dal frastuono della quotidianità. Quando il proprietario, uomo colto e appassionato, muore improvvisamente, il nipote Rintaro, un ragazzino timido e introverso, eredita la libreria. Il nonno si è preso cura di lui dopo la sua morte di sua madre e, ora che è scomparso, Rintaro deve imparare a fare della sua saggezza dolce e pacata. La libreria è sull’ orlo del fallimento. Un’ eredità pesante per il ragazzo, anche perchè i segnali dal mondo sono piuttosto scoraggianti: poca gente è davvero interessata alla lettura. Un giorno, mentre Rintaro si crogiola malinconico nel ricordo del nonno, entra in libreria un gatto parlante. Nonostante le iniziali perplessità del ragazzino, il gatto lo convince a partire per una missione molto speciale: salvare i libri dalla loro scomparsa. Una favola dei nostri tempi, un’ode straordinaria al potere del libro e dell’ immaginazione.
Corriere della sera
Sugli scaffali erano allineati senza soluzione di continuità grossi volumi che non aveva mai visto , e non se ne scorgeva la fine . Un ragazzo e un gatto procedevano silenziosamente per quello strano corridoio avvolto da un pallido chiarore
Il gatto che voleva salvare i libri
Morte, solitudine, magia e gatti, nella seconda opera preziosa di Sosuke Natsukawa – Il gatto che voleva salvare i libri – sono presenti tutti gli elementi caratteristici di tanta letteratura giapponese contemporanea, citiamo Banana Yoshimoto e Haruki Murakami fra tutti, che strega il lettore grazie a quello stile minimalista così caratteristico della cultura giapponese. Uno stile implicito che per sottrazione rappresenta magistralmente la forza deflagrante di sentimenti mai espressi in termini esteriori.
Altro protagonista dell’opera di Sosuke Natsukawa è la potenza dell’arte, in questo caso la letteraratura, come strumento taumaturgico di salvezza come anche di amore assoluto per i gatti che rappresentano i portatori dei messaggi “magici”. Una riflessione sull’amore per la cultura, che nulla ha a che vedere con il collezionismo o con lo sfoggio esibizionista che a volte è legato al possesso dei libri, ma con quel legame intimo che si instaura con un’opera che si ama.
Il gatto che voleva salvare i libri è una lettura imprescindibile gli amanti dei libri, e dei gatti, o più specificamente per coloro che tramite essi hanno trovato la propria salvezza personale.
L’autore: Sosuke Natsukawa
Sosuke Natsukawa svolge la professione di medico a Nagano. Il suo primo romanzo Kamisama no Karute ha venduto un milione e mezzo di copie ed è diventato un film in Giappone. Ha vinto il Shogakukan Fiction Prize e il secondo premio al Japan Booksellers Award. Il gatto che voleva salvare i libri è il secondo romanzo.
Autore: Sosuke Natsukawa Anno di pubblicazione: 2020 Editore: Rcs Mediagroup Spa Pagine: 177