Il Bacio di Klimt – Recensione del Film della Nexo Digital dedicato a Gustav Klimt

Il Bacio di Klimt – Recensione del Film della Nexo Digital dedicato a Gustav Klimt

Il Bacio di Klimt: nell’ambito del progetto La Grande Arte al Cinema, Nexo Digital porta al cinema come prima pellicola del 2024 il documentario dell’opera più universalmente amata del pittore viennese in esposizione all’ Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.

A seguito del trionfale successo di Klimt e Schiele Eros e Psiche, la Nexo Digital torna a proporre un documentario su uno dei pittori più amati di sempre focalizzando l’attenzione su quella che è la sua opera più amata, Il Bacio. Opera dipinta intorno al 1908 a seguito della visita a Ravenna di Klimt nel quale l’artista rimarrà profondamente affascinato dai bizantini. Un’opera custodita al Österreichische Galerie Belvedere, capace si accogliere oltre un milione e mezzo di visitatori all’anno, che ospita la più grande collezione esistente di dipinti di Klimt.

Una opera universalmente nota Il Bacio ma controversa nella sua lettura. I due amanti sono infatti avvinti in un abbraccio singolare, a tratti misterioso, caratterizzato da un evidente senso di possesso e dominio che la figura maschile sembra avere sul collo della donna che ha generato numerose interpretazioni alimentate forse anche dalle numerosi speculazioni sulla vita privata del suo autore.

Nel narrare la sua genesi e creazione Il documentario conduce lo spettatore attraverso la straordinaria vita del suo autore Gustav Klimt, attraverso la narrazione dei curatori del museo che ci consentono di ripercorrere la sua carriera, in particolare evidenziando ciò che lo ha reso uno degli esponenti più fulgidi dello stile Liberty e dello Jugendstil viennese.

Una atmosfera incredibile di cambiamento artistico e culturale è quella della Vienna di inizio secolo, nell’arte nella architettura e non ultima nella psicanalisi che avrebbe cambiato radicalmente la visione del mondo e alla interpretazione dell’arte, nella quale Klimt si immerge completamente. Un contesto nel quale l’artista sarà capace di distinguersi attraverso le influenze di altri artisti contemporanei e le sperimentazioni stilistiche fatte mescolando sapientemente figure umane – frequentemente meravigliosi corpi femminili -, elementi naturali, simboli e tantissimo oro attraverso l’utilizzo di sottile foglia d’oro naturale. Elemento che sarebbe poi diventato uno dei suoi inconfondibili marchi di fabbrica.

Il Bacio di Klimt è un documentario di straordinaria bellezza che rende omaggio al capolavoro di un incredibile artista che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte, offrendo una interessante descrizione del contesto storico e culturale in cui è nato.

Il Bacio di Klimt è uscita nelle sale italiane per un evento speciale solo il 30 e 31 gennaio 2024 grazie a Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei, prodotto da Phil Grabsky con Exhibition on Screen.

RegiaAli Ray Paese: Gran Bretagna Durata: 90 minuti Produzione: Exhibition on Screen DistribuzioneNexo Digital Anno: 2024

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