How to Have Sex – Recensione del Film di esordio di Molly Manning Walker

How to Have Sex – Recensione del Film di esordio di Molly Manning Walker

How to Have Sex: vincitore del premio Un Certain Regard al festival di Cannes e presentato come film d’apertura di Alice nella Città 2023, in sala grazie a Teodora Film una delle pellicole più contemporanea e universali viste fino ad ora sulle relazioni giovanili e non.

Creta. Tara, Em e Skye sono tre adolescenti che si apprestano a vivere una vacanza all’insegna del divertimento senza limiti costellata di alcool, locali notturni e incontri. Un viaggio nel quale scopriranno molto di più di quello che si sarebbero aspettate e che porta al grande pubblico un ritratto generazionale autentico e bruciante, e che fornisce molti piani di lettura interessanti.

La pellicola della straordinaria esordiente Molly Manning Walker è infatti sicuramente in primo luogo la disamina chirurgica di come si costruisce uno modello femminile, ma in fin dei conti universale, sottomesso. Un modello costruito sul perseguimento di un ideale estetico ed economico spesso irraggiungibile, altamento orientato alla ricerca del consenso maschile e alla pratica sessuale compulsiva come mezzo definitorio della identità.

Ma How to Have Sex guarda lontano, non si limita a mostrare una rappresentazione di generazioni edonistiche o promiscue, come potrebbe apparire a uno sguardo superficiale, ma propone cinematograficamente una chiave di lettura delle degenerazioni della cultura capitalista. Se infatti nelle culture esplicitamente patriarcali la popolazione femminile è la proprietà di qualcuno nelle democrazie capitaliste la partita si gioca sulla imposizione del modello performativo, a letto e fuori dal letto.

Il paradigma culturale imposto a forza di tik tok e reel, ma che ha radici ben più lontane nel tempo, è quello della performance scolastica/lavorativa, estetica e sessuale. Un ideale nel quale vi è l’assenza totale di una reale riflessione sulla vocazione personale o il perseguimento della ricerca del proprio significato dell’eros – nel senso più squisitamente sessuale ma anche ellenico del termine – ossia di tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta, la forza che move il sole e l’altre stelle come direbbe Dante.

Il grande assente di questa pellicola, che inneggia sin dal titolo ad una iniziazione sessuale, è infatti proprio il desiderio femminile totalmente soffocato dalla spasmodica ricerca del compiacimento di quello maschile, come evidenziato anche dall’intrattenimento rituale che propone il villaggio turistico nel quale alloggiano le ragazze. In questa concezione performativa della vita e della sessualità ovviamente non c’è barlume di una ricerca concreta del consenso ma neanche una fondata consapevolezza della ricerca di esso, da parte di nessuno degli attori di questa partita che finiscono per vivere una esistenza come burattini di una recita orchestrata da altri.

E’ infatti anche sul piano sessuale, oltre che economico e simbolico, che si gioca la partita del potere delle classi dominanti sulle categorie svantaggiate e sulle minoranze. Decenni di cinematografia e di produzione televisiva ci hanno ben edotto su questo poponendo ossessivemente un modello di relazione sessuale fallocentrica, quindi costruita esclusivamente intorno al piacere maschile. Solo da pochi anni ad esempio si osa infatti menzionare l’esistenza del clitoride, entità mitologica di cui tanta parte maschile ancora non conosce l’esistenza o il funzionamenteo, ed è entrato nel dibattito collettivo il concetto del consenso che è ancora decisamente lontano da essere qualcosa di compreso ed elaborato.

Un esordio sfolgorante quello di How to Have Sex, una pellicola irrinunciabile portatrice di significati universali che molto ha da dire e da insegnare alle nuove generazioni ma soprattutto a quelle più adulte che in fin dei conti questo modello culturale hanno contribuito a costruirlo e a diffonderlo.

How to Have Sex è in uscita nelle sale italiane il 1 Febbraio 2024 grazie a Teodora Film, e in seguito in streaming grazie a MUBI.

Regia: Molly Manning Walker Paese: UK Con: Mia McKenna-Bruce, Lara Peake, Shaun Thomas, Samuel Bottomley Anno: 2023 Distribuzione: Teodora Film Durata: 93 minuti

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