Freaks out – recensione della seconda opera di Gabriele Mainetti

Freaks out – recensione della seconda opera di Gabriele Mainetti

Freaks Out: a 6 anni dal suo sfolgorante esordio di Lo chiamavano Jeeg Robot Gabriele Mainetti supera se stesso con una pellicola grandiosa dalle atmosfere tarantiniane e felliniane.

Israel (Giorgio Tirabassi) e il suo gruppo circense di fenomeni da baraccone sbarcano il lunario nella Roma del 1943 mettendo in mostra nei loro spettacoli le loro qualità straordinarie. Matilde (Aurora Giovinazzo) trasmette elettricità ad alto voltaggio, Cencio (Pietro Castellitto) ha il potere di governare gli insetti, Fulvio (Claudio Santamaria) è coperto di peluria in tutto il corpo ed è dotato di una forza straordinaria e Mario (Giancarlo Martini) attira i metalli come un magnete. A causa delle sue origini Israel viene arrestato dai nazisti e messo in uno dei treni della morte diretti ai campi di concentramento.

Se per il mondo il gruppo di circensi è solo una collezione di diversi da deridere per il gerarca nazista Franz appassionato di occultismo sono una delle leve che può utilizzare il terzo richt per rafforzare la sua strategia di dominio del mondo.

Visto che squadra che vince non si cambia Il regista romano oltre ad aver consolidato il sodalizio con Claudio Santamaria conferma anche Nicola Guaglianone per la sceneggiatura con il quale confeziona con Freaks Out un’opera epica, vibrante, potente visivamente che ricorda la magnificenza di tanto cinema visionario del presente e del passato. Da Tarantino a Fellini, dal Mago di Oz ai Cinecomics da cui il regista attinge a piene mani Freaks Out rappresenta una delle più belle opere recenti del cinema italiano per la quale vale la pena affollare le sale cinematografiche di questo autunno. Strepitosa anche la colonna sonora che si avvale della reiterpretazione di pezzi grandiosi della contemporaneità tra cui ricordiamo Creep dei Radiohead e Sweet Child o’ Mine dei Guns N’ Roses dei quali il gerarca Franz si attesta indebitamente la paternità attingendo all’inconscio collettivo attraverso le sue qualità medianiche che coudiuva attraverso l’utilizzo dell’etere. Favolosa a tal proposito l’interpretazione di Franz Rogowski del gerarca nazista psicopatico che prevede la fine del nazismo ma che si oppone strenuamente alla declino dello stesso.

Con Freaks Out Gabriele Mainetti si conferma come una delle migliori promesse di quel cinema italiano contemporaneo che grazie alla sua visione riesce ad ucire dal provincialismo nel quale lo stesso ha ristagnato per tanti anni.

Freaks Out è una grandiosa visione cinematografica da godersi rigorosamente in sala.

In uscita nei cinema italiani il 28 ottobre 2021.

RegiaGabriele Mainetti  ConClaudio Santamaria, Aurora Giovinazzo, Andrea Scifo, Pietro Castellitto, Giancarlo Martini, Gianni Parisi, Giorgio Tirabassi, Max Mazzotta, Franz Rogowski Paese: Italia, Belgio Anno: 2021 Durata: 141 minuti Distribuzione: 01 Distribution

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