Ferrari: presentato in concorso all’80esima Mostra del Cinema di Venezia, arriva in sala il ritratto di Michael Mann dedicato al leggendario imprenditore automobilistico italiano, interpretato da Adam Driver accompagnato da Penelope Cruz e Patrick Dempsey.
Modena, 1957. Il leggendario ex pilota e capo della più nota azienda italiana di produzione di auto da corsa Enzo Ferrari sta vivendo la più profonda crisi esistenziale e professionale della sua vita. Diviso emotivamente fra l’amore di due donne, tormentato dal ricordo del figlioletto morto e di quello vivo che non ha ancora riconosciuto e assillato dal rischio di bancarotta in cui versa la casa di produzione di auto, Enzo Ferrari arranca nell’individuare la direzione da intraprendere in ogni aspetto della sua vita.
Con la sua innata propensione al rischio Enzo Ferrari tenta di rilanciare l’immagine aziendale scommettendo tutto sulla leggendaria Mille Miglia, una massacrante corsa lunga 1.600 km che attraversa l’Italia irta di rischi e difficoltà. Decide quindi di iscrivere ben quattro vetture guidate da: Piero Taruffi, Wolfgang von Trips, Peter Collins e Alfonso de Portago, una corsa che si rivelerà ben più complicata di quanto si sarebbe mai aspettato.
Il resto è leggenda.
Michael Mann propone un ritratto umano di Enzo Ferrari onesto e complesso che ne restituisce il fascino senza nasconderne gli aspetti meno politicamente corretti. La celebre psicanalista junghiana Jean Shinoda Bolen specializzata in psicologia archetipica probabilmente sosterrebbè che l’archetipo principale che caratterizza una personalità come quella di Enzo Ferrari è quello di Zeus. Volitivo, magnetico, fortemente orientato al successo ma anche dispotico e traditore, Enzo Ferrari rappresenta una tipologia umana fortemente presente nella cultura italiana. Una figura di uomo che sicuramente oggi avrebbe difficoltà a non essere criticato aspramente ma la cui tempra indomabile gli fornisce l’energia in grado di sostenere straordinarie imprese imprenditoriali, artistiche, sportive. Un ritratto cinematografico che oltre a celebrare il mito è anche un invito a guardare personalità di questo tipo nel loro complesso, tenendo conto anche del potenziale strordinario di cui sono portatori e a non focalizzarsi esclusivamente sugli aspetti meno accettabili nella cultura collettiva contemporanea.
Adam Driver, nel ruolo anche di produttore esecutivo, a dispetto delle numerose polemiche intercorse durante il Festival del Cinema di Venezia è credibile e capace di restituire il carattere di una personalità tanto carismatica seppur in piena crisi esistenziale, consapevole di essere ad un bivio cruciale della sua esistenza.
La pellicola è tuttavia anche un omaggio, non caricaturale come tante altre pellicole hollywoodiane dedicate all’Italia di ieri e di oggi, a quanto di incredibile è capace di generare il nostro paese. La fortuna della casa automobilistica modenese non è infatti figlia di una concept industriale di stampo fordista ma del genio artistico di uomini, come Enzo Ferrari, consapevoli che ciò che è funzionale e aereodinamico può essere anche meravigliosamente bello come le sculture di Antonio Canova. Perchè chi nasce in Italia si nutre di bellezza fin dalla nascita ed è quindi in grado di riproporla nella sua vita senza alcuno sforzo. Michael Mann questa intima eleganza è stata in grado di restituirla perfettamente.
Ferrari Isarà proiettato dal 7 al 13 dicembre a Maranello (nell’Auditorium Enzo Ferrari, al cinema Victoria e nella multisala Raffaello di Modena) e in uscita nel resto delle sale italiane il 14 Dicembre 2023 grazie a 01 Distribution.
Regia: Michael Mann Sceneggiatura: Troy Kennedy-Martin Con: Adam Driver, Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey, Gabriel Leone, Sarah Gadon, Jack O’Connell Paese: USA Anno: 2023 Durata: 130 minuti Produzione: Forward Pass, Storyteller Productions, Moto Productions, Rocket Science, Iervolino & Lady Bacardi Entertainment Distribuzione: 01 Distribution