Companion: finalmente in sala il divertente thriller distopico di Drew Hancock, con Sophie Thatcher e Jack Quaid, che spazia fra gnosticismo e tematiche femministe.
Iris (Sophie Thatcher) e il suo fidanzato Josh (Jack Quaid) sono invitati insieme ai loro amici a visitare la lussuosa tenuta in riva al lago del celebre miliardario russo Sergey (Rupert Friend). Il soggiorno, improvvisamente diventa protagonista di una serie di inquietanti eventi che precipitano velocemente e rivelano ad Iris una serie di verità del tutto inaspettata.
Combinazione fra un thriller psicologico e una pellicola distopica, Companion ha attirando l’attenzione degli appassionati del genere proponendo una serie di tematiche che fanno eco alla cinematografia fantascientifica più evocativa che annovera pellicole iconice come Blade Runner ma anche il recente Don’t Worry Darling.
Se la chiave di lettura di Companion più immediatamente evidente fa sicuramente riferimento al ruolo della donna nell’immaginario maschile che ancora si porta i residui dell’archetipo della casalinga anni 50, come evoca chiaramente anche lo stile estetico di Iris, d’altra parte nella pellicola è anche evidente la presenza di una dimensione simbolica a tematica gnostica. Presenti infatti una serie di elementi classici alla cinematografica caratterizzata dalla simbologia gnostica, come la dualità dell’esistenza umana, un mondo fittizio e uno reale, nel quale vi sono specie dominanti e specie di dominati.
Secondo la corrente filosofica e spirituale gnostica l’universo è infatti frattale, costituito da schemi che si ripetono a diversi livelli (“Come in alto, così in basso” si sostiene riporti la Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto), nei quali le specie superiori sfruttano quelle inferiori i quali attraverso fasi successive di presa di coscienza ingaggiano percorsi di consoscienza e autodeterminazione. E’ infatti il concetto di presa di coscienza della specie dominata a farla da padrone in Companion, richiamando alla mente opere dalla aura oramai mitica nella cultura popolare come Westworld, Matrix, Il 13 Piano e appunto Blade Runer, che attraverso la ricerca di un senso più ampio dell’esistenza finisscono per imbattersi in una conoscenza superiore. La gnosi appunto. E’ chiaro quindi come la tematica dell’autodeterminazione femminile, sicuramente presente, assuma un senso diverso se collocata in una tematica più ampia come quella gnostica.
Companion, prodotto da Zach Cregger noto per Barbarian, dal punto di vista del puro intrattenimento si presenta come un discreto thriller fantascientifico, intrigante e ironico, capace di intrattenere il pubblico con la sua miscela di suspense e che può contare su una scrittura contemporanea e sulle interpretazioni convincenti del cast. Nonostante quindi non proponga nulla di veramente innovativo nel novero della tematica distopica e gnostica, Companion rimane comunque una piacevole visione consigliata per gli amanti del genere seppur lontana dalle vette esistenziali e filosofiche delle opere a cui si ispira.
Companion è in uscita nelle sale italiane il 30 gennaio 2025, distribuito da Warner Bros. Pictures Italia.
Regia: Drew Hancock Sceneggiatura: Drew Hancock Con: Sophie Thatcher, Jack Quaid, Lukas Gage, Megan Suri, Harvey Guillén, Rupert Friend Anno: 2025 Durata: 97 min. Paese: USA Produzione: New Line Cinema, BoulderLight Pictures, Vertigo Entertainment Distribuzione: Warner Bros.