Persona Non Grata – Recensione Film di Antonin Svoboda

Persona Non Grata – Recensione Film di Antonin Svoboda

Persona Non Grata: presentato in anteprima al Bolzano Film Festival, in sala la pellicola diretta da Antonin Svoboda, basata sulla testimonianza di molestie subite dell’ex sciatrice della nazionale austriaca Nicola Spieß Werdenigg.

Dopo la morte improvvisa del marito, Andrea, ex promessa della nazionale di sci austriaca ritiratasi a 22 anni, subisce le molestie del vicino di casa. Un evento che risveglia violentemente i ricordi dolorosi della sua infanzia passata in un collegio della federazione sciistica nel quale ha subito abusi fin da quando aveva solo 12 anni.

Andrea si convince quindi a rompere il silenzio durato oltre 40 anni sugli abusi subiti da giovane e a scoperchiare il sistema che la federazione sciistica ha coperto sistematicamente. Decisa a rendere pubblica la sua storia, Andrea rende stestimonianza al quotidiano Der Standard, sostenuta dalla figlia Sara e dal giornalista Thomas, innescando un putiferio mediatico.

La vicenda che scoperchia un sistema collaudato e terrificante di abusi su minori coinvolti nella vita sportiva agonistica, sostenuto da una afficace rete di omertà, che non di rado ha visto trasformare le vittime in carnefici.

Una pellicola che segna il ritorno di Antonin Svoboda dietro la macchina da presa dopo quasi dieci anni, che affronta la narrazione utilizzando un registro minimale, per nulla ricattatorio, che consente allo spettatore di entrare in risonanza con la storia della protagonista ampliando la narrazione attraverso la storia generazionale delle donne coinvolte.

Un film intenso, estremamente toccante, che esplora profondamente i conflitti interiori, la colpa, la vergogna e la paura, che contraddistinguoni tutte le vittime di molestie ma che allarga la sua riflessione al riverbero del movimento #MeToo e alla ondata denigratoria che ha coinvolto le vittime innescata dai social.

Persona Non Grata tuttavia è anche il racconto di una catena di abusi generazionali. La stessa madre di Andrea, Krista Posch, pronuncia all’inizio del film il suo titolo originale “È sempre stato così” evidenziando la presenza di un ciclo di abusi perpetuato nei decenni che solo la coraggiosa Andrea si assume la responsabilità di spezzare.

“È sempre stato così”

Krista PoschPersona Non Grata

Potente e sentita l’interpretazione di Gerti Drassl nella parte Andrea Weingartner ispirata dalla vita di Nicola Spieß, campionessa tirolese di sci e vittima di abusi, che porta con il suo svolto segnato la drammaticità di una vicenda che coinvolge milioni di donne in tutto il mondo.

Un’opera potente e attuale, per un ritorno dietro la macchina da presa riuscito e profondamente significativo.

Persona non grata arriverà nelle sale italiane dal 25 luglio distribuito da Albolina Film.

Regia: Antonin Svoboda Con: Gerti Drassl, Maya Unger, Katja Lechthaler, Lukas Miko, Christa Posch, Peter Mitterutzner, Andreas Patton, Gabriela Hegedüs, Antonin Svoboda, Tanja Petrovsky, Helene Stupnicki, Christoph Grissemann Sceneggiatura: Antonin Svoboda Fotografia: Mario Minichmayr
Produzione: coop99 Filmproduktion, Albolina Film Paese: Austria Anno: 2024 Durata: 90 minuti Distribuzione: Albolina Film

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