Attemberg – Recensione del Film di Athina Rachel Tsangari

Attemberg – Recensione del Film di Athina Rachel Tsangari

Attemberg: premiato al Festival di Venezia 67 con la coppa volpi alla protagonista Ariane Labed, da una giuria presieduta da Quentin Tarantino, e con l’interpretazione, unica della sua carriera, del regista Yorgos Lanthimos oltre che con la presenza del suo storico sceneggiatore Efthymis Filippou, per la prima volta in sala la pellicola di Athina Rachel Tsangari nell’ambito della seconda edizione di Greek Weird Wave.

Marina è una ventenne che si trova a dover affrontare la morte imminente del padre, Spyros (Vangelis Mourikis). Con una personalità introversa ed evitante, con un interesse quasi ossessivo per i documentari di David Attenborough, coltiva una amicizia con Bella (Evangelia Randou) e un ingegnere (Yorgos Lanthimos) attraverso i quali esplora la sua sessualità e cerca di comprendere il mondo che la circonda.

Attenberg è la rappresentazione affascinante e a tratti bizzarra della vita di una giovane donna, Marina (Ariane Labed) e delle sue esperienze nel contesto di una piccola città industriale in Grecia. L’interpretazione di Ariane Labed di Marina è affascinante, capace di catturare la sua vulnerabilità e la sua curiosità con straordinaria naturalezza.

Athina Rachel Tsangari è una regista, produttrice e sceneggiatrice greca, ma soprattutto una delle figure più rilevanti dellla cosiddetta New Wave greca, movimento cinematografico noto per il suo stile distintivo, surreale e provocatorio, che ha guadagnato notevoli riconoscimenti internazionali negli ultimi anni. Un cinema quello della Tsangari capace di unire elementi popolari e alta cultura, insieme ad uno stile visivo unico, che le ha permesso di emergere come figura centrale nella rinascita del cinema greco moderno. Produttrice del primo film di Lanthimos Kinetta (2005) e produttrice associata di Dogtooth (2009), Attenberg è il suo secondo lungometraggio del 2010 è ad ora la pellicola della regista che ha ottenuto un riconoscimento più ampio conquistando selezionato la candidatura per la Grecia agli Oscar e la coppa volpi al Festival di Venezia 67.

“Ho fatto un film su quattro persone che si trovano nello stesso posto per un breve periodo. Tre persone che diventano quattro e poi due. Tre, ovviamente, è il numero perfetto in ogni relazione”

La regista Athina Rachel Tsangari

Una regia quella di Tsangari distintiva e audace caratterizzata da un ampio uso di inquadrature statiche e composizioni simmetriche che esplorano temi di identità, sessualità e relazioni umane con un mix di realismo e surrealismo. Le interazioni tra i personaggi sono spesso accompagnate da momenti di danza o coreografie surreali che enfatizzano il tema dell’alienazione e della ricerca di identità, una narrazione caratterizzata da composizioni simmetriche e un uso preciso del colore e della luce. Una pellicola che argomenta temi universali come con un approccio che mescola realismo e assurdo. Le scene che ritraggono Marina e Bella che imitano animali o partecipano a giochi bizzarri sottolineano l’influenza di Attenborough e sottolineano la riflessione sul comportamento umano.

Attenberg è un film pienamente rappresentativo dello stile non convenzionale e provocatorio del nuovo cinema greco che si distingue per la sua capacità di esplorare l’umano e l’ inesplorato dell’inconscio umano in modi innovativi e stimolanti.

Attenberg è il primo appuntamento al cinema della seconda edizione di Greek Weird Wave, rassegna dedicata ad alcuni dei principali esponenti della New Wave greca che porterà per la prima volta in sala in data giovedì 20 giugno anche Chevalier (2015) diretto sempre da Athina Rachel Tsangari e sceneggiato da Efthymis Filippou sceneggiatore storico di Yorgos Lanthimos.

Attenberg arriverà nelle sale italiane dal 13 giugno 2024 distribuito da Trent Film. 

RegiaAthina Rachel Tsangari Sceneggiatura: Efthymis Filippou Con: Ariane Labed, Vangelis Mourikis, Evangelia Randou, Yorgos Lanthimos Anno: 2010 Paese: Grecia Durata: 95 minuti DistribuzioneTrent Film

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