Una Spiegazione Per Tutto: presentato con clamore al Festival di Venezia 2023 nella sezione Orizzonti, arriva in sala la pellicola che tenta di rappresentare quel lacerante contrasto interno che vive l’Ungheria di oggi fra istanze conservatrici e aspirazioni liberali e che forse parla all’Europa intera.
Budapest. Abel è uno studente come tanti, insicuro sul suo futuro e follemente innamorato della sua compagna di scuola Janka. Sta preparando l’esame di maturità ma le turbolenze emotive dell’adolescienza e le pressanti aspettative familiari sono un ostacolo alla sua concentrazione e alla serenità con la quale dovrebbe affrontare questo cruciale momento di passaggio della sua vita.
Distrattamente Abel il giorno dell’esame indossa una giacca sulla quale è apposta la coccarda con i colori della bandiera ungherese rimasta dalle precedenti celebrazioni per festa più importante in Ungheria, che si celebra in occasione del’anniversario della Guerra d’Indipendenza del1848, e che attualmente è considerato un simbolo nazionalista.
Bloccato dalla sua emotività e forse da una preparazione un pò superficiale Abel non riesce ad affrontare l’esame e fa scena muta, situazione che lo conduce inevitabilmente alla bocciatura. La sua bocciatura diventa velocemente terreno di scontro tra il padre di Abel, conservatore, e il suo professore di storia, progressista allargardosi inaspettatamente presto in un clamoroso caso mediatico.
Ambientato nell’Ungheria di Orbán, Una spiegazione per tutto tenta di elaborare il senso di profonda divisione interna che si respira nel paese, oggi più che mai. Una nazione l’Ungheria lungamente martoriata dalla mancanza di un dialogo interno che sembra avere riverberi in tutto il resto dell’Europa.
La storia dell’Ungheria dell’ultimo secolo infatti, forse anche più di altri paesi europei, è stata caratterizzata da eventi estremamente tumultuosi che hanno lasciato ferite profonde e un profondo senso di divisione interna a partire da presenza nazista durante la seconda guerra mondiale e dalla successiva occupazione sovietica.
L’oppressiva influenza sovietica che ha visto la sua fine solo durante gli anni 80, anni nei quali il paese ha avviato la lenta trasizione verso la democrazia e l’economia di mercato per approdare poi alla situazione attuale con il controverso governo di Viktor Orbán. Un governo quello di Orbán contestato aspramente a livello internazionale per il suo stile autoritario e le sue politiche nazionaliste e una ennesima causa di divisione interna per L’Ungheria che ha finito per polarizzare ulteriormente il dibattito interno nel paese.
“La frattura che attraversa il Paese è presente da anni, non solo in parlamento, ma anche nella vita di tutti i giorni, nei rapporti tra le persone, per strada. Per me, uno degli esempi più espressivi di questo conflitto è l’indossare la spilla con i colori nazionali. In occasione dell’anniversario della Guerra d’indipendenza del 1848, una delle feste nazionali più importanti in Ungheria, è consuetudine indossare una spilla con i colori della bandiera, che simboleggia l’appartenenza alla nazione. Ma anche questo gesto ha assunto un significato politico. L’esibizione delle spille da parte dei nazionalisti durante gli eventi e le manifestazioni di partito ha cambiato sensibilmente il significato di questo simbolo negli ultimi 20 anni. Se un tempo rappresentava l’indipendenza ungherese e il legame con il Paese, oggi chi la indossa è considerato un sostenitore della nazione e chi non la indossa ne è, invece, un oppositore.”
Gàbor Reisz – Regista di Una Spiegazione Per Tutto
Una Spiegazione Per Tutto è quindi una pellicola che sembra raccontare una storia umana privata con un risvolto mediatico ma che finisce per essere la cartina di tornasole della condizione attuale dell’Ungheria ma soprattutto una emblematica rappresentazione del contrasto insito dell’Europa contemporanea.
Un’opera importante quella che propone Gàbor Reisz che parla quindi all’Europa di oggi che non riesce a trovare una sintesi fra correnti ultranazionaliste, populiste e intenti liberali ma soprattutto agitata da pericolosi echi di guerra che stanno compromettendo pesantemente i suoi valori e che potrebbero portarci su strade che nessuno vorrebbe percorrere.
Una Spiegazione Per Tutto è in uscita nei cinema italiani il 1 maggio 2024 con Arthouse – di I Wonder Pictures – in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.
Regia: Gàbor Reisz Sceneggiatura: Gàbor Reisz Con: Adonyi-Walsh Gáspár, István Znamenák, András Rusznák Anno: 2024 Durata: 128 min. Paese: Ungheria Distribuzione: Arthouse, I Wonder Pictures, Unipol Biografilm Collection.