Il Cielo Brucia – Recensione del Film di Christian Petzold

Il Cielo Brucia – Recensione del Film di Christian Petzold

Il Cielo Brucia: presentato in anteprima mondiale alla 73ª edizione del Festival di Berlino in cui ha ricevuto l’Orso d’argento per il Gran Premio della Giuria e in italia al Torino Film Festival, arriva in sala il secondo capitolo della trilogia di Christian Petzold dedicata agli elementi.

Leon (Thomas Schubert), uno giovane scrittore in crisi creativa alle prese con il suo secondo romanzo, e Felix (Langston Uibel), un aspirante fotografo, sono due amici di Berlino che decidono di trascorrere l’estate in una casa al mare sul bordo di un bosco sulle coste del Mar Baltico.

All’arrivo a casa i due ragazzi scoprono che la padrona di casa, madre di Felix, ha prestato la casa anche a Nadja, una intensa Paula Beer già protagonista con Franz Rogowski del primo capitolo della trilogia Undine – Un amore per sempre. Nadja è una lavoratrice stagionale e con lei i due ragazzi conoscono anche il suo ragazzo occasionale Devid (Enno Trebs) dal quale anche Felix si sente attratto.

Nadja è bella e libera e con il suo naturale entusiamo attira immediatamente l’attenzione di Leo che esprime la sua attrazione con una infantile ostilità, costantemente infastidito e arrabbiato perchè il suo desiderio come la sua creatività non và nella direzione da lui desiderata. Intanto un incendio incombe nella regione minacciando tutti coloro che si trovano nelle vicinanze….

Il Cielo Brucia, vincitrice del Leone D’argento alla 73ª edizione del Festival di Berlino, è una pellicola costruita intorno allo stato emotivo dei suoi protagonisti, spesso implicito, ma che ambisce ad allargare il suo messaggio in forma più universale.

Una narrazione incentrata in particolare sul sentire del protagonista principale Leon che arranca nella impossibilibità di trovare un canale di espressione armonico del sè che sembra rimanere sempre inconscio, represso da una maschera di intellettualismo che lo costringe a una esistenza non autentica. Man mano che i giorni passano e la frequentazione dei quattro si intensifica le tensioni emotive crescono, proprio come quel’incedio boschivo che dapprima sembra essere troppo lontano per raggiungere la casa ma ben presto finirà per minacciare anche loro, costringendoli ad una resa dei conti come solo la forza deflagrante degli elementi naturali sa fare.

Il Cielo Brucia è quindi un’opera dedicata alla difficoltà dei rapporti interpersonali, seconda dopo con Undine – Un amore per sempre di una trilogia ideata da Petzold per indagare la complessità dell’animo umano, che utlizza gli elementi naturali come metafora degli stati emotivi dei protagonisti. In questo caso, dopo l’acqua utilizzata in Undine, è il fuoco a rappresentare metaforicamente lo stato emotivo di crescente intensità dei protagonisti e il senso di immanente tragedia che si abbatte su di loro a seguito di uno stato di eccessiva superficialità. Un pò a rappresentare anche lo stato di dissonanza cognitiva che vive l’uomo contemporaneo inevitabilmente preso dalla frenesia del lavoro e del consumo quotidiano ma consapevole del disastro climatico imminente che sta per abbattersi sull’umanità.

Il Cielo Brucia è in anteprima nazionale il 27 novembre 2023 al Torino Film Festival e nei cinema dal 30 novembre con Wanted Cinema.

RegiaChristian Petzold Con: Thomas Schubert, Paula Beer, Enno Trebs, Langston Uibel, Matthias Brandt Durata: 102 minuti Anno: 2023 Paese: Germania DistribuzioneWanted Cinema

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