Wild Men – Fuga Dalla Civiltà: arriva nelle sale una esilarante commedia che si burla dei tentativi di ritorno ad una vita selvaggia di tanti uomini occidentali assediati da crisi esistenziali e annoiati dalla loro opulenza.
Martin è un un uomo adulto come tanti, impegato e padre di due bambine, e pur amando la sua famiglia si sente ormai soffocare dalla ordinaria routine della sua opulenta vita di uomo bianco di un paese ricco dell’Europa del Nord.
Smarrito e incapace di trovare un senso alla sua esistenza Martin scappa in una foresta con l’intento di tornare alla natura e ritrovare se stesso in una dimensione selvaggia dell’esistenza. Vestito di pelliccia e armato di arco tenta di sopravvirere nei boschi e di raggiungere una comunità nella quale un gruppo di persone ha deciso di condurre una vita rurale a contatto con la natura.
E’ presto chiaro allo spettatore che Martin non è il protagonista di In To The Wild e la sua esperienza non sarà davvero uno strumento di trasmutazione esistenziale quanto la narrazione del suo goffo tentativo.
La pellicola danese è infatti è la divertente narrazione di un tentativo di recupero della virilità perduta e di ricerca esistenziale che principia con un esilarante furto di cibarie e snack dolci in un minimarket svedese (dopo che il protagonista ha tentato invano di cibarsi di rane arrostite) e finisce in una goffa fuga nei boschi, inseguito da tutti coloro a cui il nostro eroe non ha avuto il coraggio di esternare il suo disagio.
Il leggendario psicologo svizzero Carl Gustav Jung sosteneva che nei paesi latini gli uomini più frequentemente dovevano imparare a tenere a bada la loro animalità e a sacrificare i loro istinti più brutali per evitare di esserne posseduti; questo sforzo è rappresentato simbolicamente attraverso rituali collettivi come la soppressione violenta di un toro nella corrida. Secondo lo psicologo diversamente gli uomini del Nord Europa, eccessivante razionali e controllati, avrebbero dovuto al contrario nutrire e difendere i loro tori, pena una perdita importante nella identità maschile.
La crisi di Martin da un lato è infatti in parte riconducibile alla noia di una esistenza troppo semplice che necessita di una sfida, dall’altra è sicuramente anche l’emblema di quella diffusa crisi esistenziale e spirituale che attraversa l’uomo (o maschio) occidentale che ha difficoltà ad individuare il suo ruolo nel mondo al di là di quello di impiegato/consumatore/genitore.
Martin rappresenta in parte l’emblema di questa crisi della virilità maschile che da decenni imperversa nei paesi occidentali. Uomini che schiacciati tra routine alienanti e figure femmilini sempre più indipendenti e sempre meno accoglienti. Uomini che smarriscono il loro senso di identità e scimmiottano ideali virili probabilmente visti solo nelle serie tv.
Altamente divertente ma anche fortemente emblematico di questo nostro tempo che osserva l’abbisso dall’orlo del burrone, Wild Men – Fuga Dalla Civiltà vi attende nelle sale italiane il 20 Ottobre 2022 grazie a I Wonder Pictures.
Regia: Thomas Daneskov Con: Rasmus Bjerg, Zaki Youssef, Bjørn Sundquist, Sofie Gråbøl, Marco Ilsø Durata: 104 minuti Paese: Danimarca Anno: 2022 Distribuzione: I Wonder Pictures