Everything Everywhere All at Once – Recensione del fenomeno cinematografico USA

Everything Everywhere All at Once – Recensione del fenomeno cinematografico USA

Everything Everywhere All at Once: campione di incassi in America arriva nelle sale italiane la incredibile pellicola indipendente d’azione diretta da i The Daniels che vanta già un glorioso incasso da oltre 100 milioni di dollari nel mondo.

Evelyn gestisce una lavanderia a gettoni sul rischio del fallimento, ha un matrimonio in crisi, un padre che non ha mai approvato le sue scelte e una figlia Joy con la quale non riesce a trovare un dialogo. Una vita che sembra senza futuro, fra problemi economici che sembrano insormontabili e una famiglia che si sta sgretolando tanto quanto la sua autostima.

La figlia Joy vive un lacerante conflitto con la famiglia, in particolare con Evelin, da cui non si è mai sentita veramente accettata e soprattutto sente profondamente la mancaza di senso nella sua vita. Un conflitto esistenziale rappresentato ironicamente da un enorme bagle nero che sembra essere capace di risucchiare l’universo intero intorno a lei (un pò come il Nulla de la storia infinita).

Improvvisamente Evelyn scopre di essere solo una delle molteplici versioni di sè stessa presenti i tutti i mondi esistenti nel multiverso del quale non sospettava l’esistenza, apparentemente la versione più fallimentare fra tutte, ma in realtà l’unica in grado di salvarlo dalla sua prossima distruzione.

La divertente pellicola diretta dai The Daniels propone una nuova interessante versione del concetto di multiverso già enucleato da altri cinecomics più blasonati. Esso infatti è costituito da tutti i possibili percorsi che una persona più vivere in base alle scelte che può fare in ciascun momento della sua vita.

Ogni universo quindi sarà caratterizzato dallo sviluppo di quei talenti che il singolo ha deciso di sviluppare in quella vita. In questo senso il multiverso conterrà il panorama completo di tutti i possibili percorsi che una persona può vivere e tutte le versioni possibili di sé stesso.

Un efficace espediente narrativo quello del Multiverso sviluppato in Everything Everywhere All at Once che strizza l’occhio tanto alla teoria delle stringhe quanto a correnti di stampo filosofico e spirituale sulla pluralità dei mondi (ad esempio le teorie di Giordano Bruno o come indicato nel Purāṇa vedico), fino ad arrivare a rappresentare metaforicamente il concetto di processo di individuazione Junghiano come percorso di progressivo sviluppo e integrazione di tutte le parti della psiche, compresi i proprii talenti repressi.

In questo senso è infatti efficacissimo il personaggio di Evelin che da sbiadita donna di mezza età diventa l’unica capace di salvare tutto il multiverso, accedendo alla totalità delle sue potenzialità, o superiore. Un pò come fa Neo di Matrix , pellicola ampiamente citata in Everything, Everywhere, All at Once fra le altre.

Everything Everywhere All at Once inoltre, pur travestendosi da spassosissimo film di supereroi, tra le righe tocca temi complessi della contemporaneità tra cui la difficoltà di chi vive una identità di genere non ritenuta conforme, l’iperconnessione che sembra essere capace di polverizzare la personalità delle persone e la loro voglia di vivere, il senso di frustrazione di tanti che ritengono di non aver sfruttato a pieno il loro potenziale, la dilagante disgregazione familiare.

Caratterizzato da un cast assolutamente iconico, di provenienza totalmente asiatica, tra cui ricordiamo la star Michelle Yeoh (La Tigre e il Dragone, Memorie di una Geisha), Jonathan Ke Quan (I Goonies e Indiana Jones e il tempio maledetto), James Hong (Lo Pan di Grosso Guaio a Chinatown) e una esilarante Jamie Lee Curtis che non ha bisogno di alcuna presentazione, la pellicola prodotta dalla A24 , che recentemente ha prodotto il convincente X – A Sexy Horror Story, è il film di supereroi che non ti aspetti.

Un caledoscopio di emozioni che travolge lo spettatore con il suo ritmo serratissimo tra gag spassose e continue citazioni cinematografiche di pellicole amatissime.

Non volete perdervelo. In nessuno degli universi possibili.

Everything Everywhere All at Once è in uscita nelle sale italiane il 6 Ottobre 2022 grazie a I Wonder Pictures.

Regia: Daniel Kwan, Daniel Scheinert ConMichelle Yeoh, Stephanie Hsu, Jonathan Ke Quan, Jenny Slate, Harry Shum Jr, James Hong, Jamie Lee Curtis, Tallie Medel  Durata: 140 minuti  Paese: USA Anno: 2022 DistribuzioneI Wonder Pictures

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