Shiva baby – recensione del riuscito debutto cinematografico di Emma Seligman con Rachel Sennott

Shiva baby – recensione del riuscito debutto cinematografico di Emma Seligman con Rachel Sennott

Quanto può essere spaventoso essere ventenne nella comunità ebraica di New York? Shiva Baby è l’esiralante debutto cinematografico della scrittrice-regista Emma Seligman.

Danielle è una giovane universitaria newyorkese vicina alla laurea che non ha ancora deciso cosa fare del suo futuro, oppressa da un contesto familiare e sociale controllante come può essere quello di una comunità ebraica molto unita. Pratica occasionalmente la prostituzione come segno di ribellione all’eccessivo conformismo e senso di autoaffermazione, come a volte accade anche fra le giovani universitarie di classe media di oggi.

In occasione di una celebrazione funeraria di un amico di famiglia – uno Shiva – al quale accetta di partecipare seppur in maniera piuttosto riluttante Danielle, la comica e scrittrice esordiente Rachel Sennott, precipita velocemente in una paranoica spirale di recriminazioni e incubi del passato che si impersonificano in amici, parenti, amanti, “clienti” sotto l’occhio implacabile di una comunità parentale giudicante e invadente.

Con Shiva baby Emma Seligman firma un maturo e riuscito debutto cinematografico, debitore a tanto cinema di Woody Allen e di Roman Polański, sfruttando sapientemente le potenzialità comiche di contesto sociale tanto conformista quanto può esserlo quello della borgehsia ebraica americana. Perfetto il contesto scenografico scelto, una casa opprimente borghese che sembra essere costruita come una serie di scatole cinesi in cui ogni stanza, come ogni scena del film, è più claustrofobica di quella precedente. Azzeccatissimo anche il commento sonoro dalla polistrumentista Ariel Marx (già ascoltata in Ted Bundy: Falling For a Killer) che enfatizzando in ogni scena del film la costruzione della tensione scenica.

Shiva Baby è una pellicola potente su quanto ancora le potenzialità femminili siano limitate e di quello che è il prezzo taciuto del far parte di un contesto sociale appartentemente privilegiato ma in realtà molto conformista. Una opera, che pur attraverso un registro comico, bel rappresenta le grandi difficoltà contemporane del femminile nell’affermare il senso del proprio destino.

In uscita sulla piattaforma MUBI l’11 giugno.

Regia: Emma Seligman Con: Rachel Sennott, Molly Gordon, Polly Draper, Danny Deferrari, Fred Melamed, Dianna Agron, Jackie Hoffman, Sondra James, Deborah Offner, Vivien Landau Anno: 2020 Durata: 71 min. Paese: USA Distribuzione: MUBICondividi

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